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IL BRIGANTAGGIO

   I VARDARELLI

 

Chi erano i Vardarelli?

I Vardarelli vennero così denominati, perché alcuni dei loro capi, specie i germani di Gaetano avevano l’industria di fare basti e barde, dette volgarmente “varde”, questo soprannome si estese a tutta le famiglia e poi anche ai loro settari, facendo così la celebre “banda Vardarelli”.

Il vero cognome dei capi era De Martino, nativi di Celenza Val Fortore e domiciliati in Castelnuovo della Daunia, in provincia di Foggia. Essi atteggiandosi a protettori dei miseri contadini, dai quali nulla potevano prendere, si mostravano prepotenti, rapaci, vendicativi, specie contro i ricchi.

Per liberare le oppresse popolazioni, soprattutto quelli dei mandamenti di Termoli, Guglionesi e Palata, ove più spesso si aggiravano: Nazario Campofreda, nella qualità di sindaco di Portocannone e di comandante della Guardia Civica Provinciale, formò una colonna mobile di guardie e diede la caccia ai malfattori. Ma sventuratamente ciò ebbe a costargli la vita, perché la sera del 24 settembre 1813, tornando a cavallo dalla campagna, fu ucciso a fucilate. Però l’8 aprile Gaetano Vardarelli, con i due fratelli Giovanni e Geremia e altri della comitiva, furono fucilati a Ururi e i rimanenti sterminati a Foggia. La banda brigantesca Primiani, che sorse dopo e scorrazzava tra i tenimenti di Setacciato, Guglionesi e Termoli, fu distrutta dal maggiore Barbavara, lombardo, comandante di un battaglione di bersaglieri di stanza a Termoli.

IL BRIGANTAGGIOultima modifica: 2008-07-17T20:25:00+02:00da
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