Vogliamo però sapere – continua Marone – se Renzi risponderà sui torti che il governo regionale sta facendo all’ospedale San Timoteo di Termoli. Sui posti letto in meno e sulla chiusura dei reparti. Se magari offre una chiave di lettura sull’ingarbugliata questione del Cosib e se manderà un po’ di fondi anche a noi per tenere in piedi le sedi della regione a Termoli. Un presidente del Consiglio non può avallare queste questioni. Oltre a queste frasi di circostanza – tuona il candidato sindaco del centrodestra – non sono arrivate soluzioni concrete, ma solo tipiche rassicurazioni da campagna elettorale che non hanno convinto nessuno. Evidente l’imbarazzo sulla questione uffici regionali di Termoli. Prima era stata affissa una circolare che annunciava la chiusura. Poi, dopo la gaffe fatta in piena campagna elettorale, come appreso dagli organi di stampa, si sarebbe addirittura riunita la Giunta regionale smentendo quella circolare e garantendo il mantenimento degli uffici. Ma tempo al tempo e scopriremo qual è la verità. E allora chiediamo ai termolesi di non farsi offuscare da foto di circostanza e di non fermarsi alle apparenze. Viceversa, terremo testa ad ogni sopruso che la regione sta compiendo nei confronti di Termoli e nei prossimi giorni entreremo nel merito delle vicende che stanno interessando l’ospedale San Timoteo per far capire ai termolesi il rischio che correranno se l’amministrazione adriatica si ricongiungerà al governo regionale. Questo – conclude Marone – lo vogliamo escludere proprio per tutelare i nostri concittadini e per far si che gli siano riconosciuti quei diritti che oggi il centrosinistra sta mettendo a rischio”.