Dopo i cali di giugno e luglio si sperava nel mese di agosto ma il miglioramnento di presenze non si è verificato. “Il recupero sperato – come ha piegato Pietro D’Andrea, rappresentante della Siba Confesercenti – non è avvenuto e per questa ragione che abbiamo deciso di ufficializzare lo stato di crisi, chiedendo un incontro con i Comuni, la regione e anche con l’agenzia delle entrate. La nostra prospettiva – ha proseguito D’Andrea – era quella di recuperare ad agosto, ma così non è stato. Le famiglie si organizzano, causa crisi, sempre più occasionalmente e il week end si concentra ormai alla domenica. Così si fatica a coprire anche i costi giornalieri. Si è dovuto rinunciare ad assumere stagionalmente e abbiamo anche dovuto ridurre l’indotto. E molte imprese sono prossime al fallimento”. Pertanto si è deciso di chiedere ai comuni di Termoli, Montenero di Bisaccia, Petacciato e Campomarino il blocco, anche temporaneo, del canone Tarsu e il prolungamento delle rateizzazioni. Una richiesta anche per il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, affinché sia bloccato l’iter sulle concessioni demaniali che “se approvata porterebbe a un aumento delle stesse fino al 70 per cento”. Infine è chiamato in ballo anche il Governo nazionale e agli enti preposti all’imposizione delle tasse e delle imposte, ai quali è chiesto “la defiscalizzazione degli oneri sociali per il settore balneare, la sospensione temporanea del versamento dei canoni del 2013 ai fini di Irpef, Iva e Irap per il 2013, che sia disposta l’applicazione degli studi di settore o venga disposto un adeguamento dei parametri alle particolari caratteristiche connesse alle attività turistico-balneari, l’istituzione di un credito d’imposta finalizzato agli investimenti per l’ammodernamento delle strutture degli stabilimenti balneari”.
Balneatori chiedono il riconoscimento dello stato di crisi
Balneatori chiedono il riconoscimento dello stato di crisiultima modifica: 2013-09-10T11:49:00+02:00da
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