Ordinanza “anti Rumore”, interviene l’Apem

APEM.jpgCAMPOBASSO – Tornando sulla questione relativa all’ordinanza “anti-Rumore”, l’Apem ha registrato l’intervento di solerti consiglieri comunali nei panni dei paladini della GIUSTIZIA guarda caso consiglieri che sono anche residenti nel centro storico. 

Ma al di là delle episodiche riflessioni dei consiglieri/residenti l’Apem ritiene soprattutto che da parte dell’amministrazione comunale non ci sia stata volontà di tentare la conciliazione tra opposte esigenze. Infatti volevamo ricordare che nei vari incontri tenutosi più volte con l’ex assessore al commercio Colarusso e alla presenza dello stesso consigliere esternatore Sarli, erano stati poste delle problematiche importanti per poter  risolvere il problema della zona Pub. Uno di questi era certamente l’orario ma quello più importante in assoluto era  il contingentamento delle licenze nella zona centro storico. Ricordiamo benissimo, e a supporto ci sono i verbali redatti in quella giornata, che le trattative sono saltate, per un motivo molto serio. L’amministrazione comunale voleva imporre a noi pubblici esercizi l’obbligo della sicurezza nei locali (cosidetti Buttafuori), una richiesta che non ha  trovato il consenso dei pubblici esercizi. E meno male. A distanza di pochi mesi, infatti c’è stata una retata di cosiddetti “Buttafuori” per tentativo di estorsione ai danni dei pubblici esercizi. Verrebbe da dire: ecco in quali mani volevano metterci i nostri amministratori comunali. Nel  mesi successivi abbiamo avuto diversi incontri con cittadini e consiglieri tutori della tranquillità acustica dei residenti, tra cui la dott.ssa Adriana Izzo e la dott.ssa Marilina di Domenico, che con molta “nonchalance” ci hanno sostanzialmente preso in giro, puntando ed ottenendo di fatto ad un risultato univoco in favore dei cittadini/residenti (poche decine) e tutto a discapito del comparto economico (centinaia di persone e lavoratori coinvolti), senza porsi troppe domande  su quali sarebbero potute essere le ricadute economiche della scelta. Le conseguenze a questo punto gliele spieghiamo noi: questa ordinanza restrittiva, porterà ad una discriminazione nei confronti di locali posizionati in altre zone e non interessate al provvedimento, favorendo di fatto una migrazione verso altre zone ed alla conseguente ulteriore e devastante desertificazione del centro. Campobasso si avvia a diventare una nuova Detroit, con il centro ridotto ad un luogo fantasma e insicuro, il tutto grazie alle sagge scelte dell’amministrazione locale. Riteniamo  tutto ciò  discriminante nei confronti dei tanti locali che nel centro storico lavorano onestamente ed  abbiamo prodotto ricorso alla giustizia amministrativa contro questo stato di cose.  Forse e più semplicemente l’amministrazione comunale invece di emanare ordinanze senza né capo né coda  doveva intervenire, come più volte da noi sollecitato nei confronti di chi affettivamente creava disturbi e punire semplicemente   i veri responsabili del caso. Ci auguriamo allora che  il Comune  abbia il buon senso di fare un passo indietro e trovare una incondizionata e serio punto di mediazione con un comparto economico già strozzato dalla crisi congiunturale, ricordando che le nostre attività tanto e ingiustamente bistrattate danno occupazione a circa 60 dipendenti. Lavoratori che  per colpa dell’amministrazione comunale oggi non possono certo guardare con fiducia al loro futuro lavorativo.

 Il presidente A.P.E.M

Paolo Santangelo

Ordinanza “anti Rumore”, interviene l’Apemultima modifica: 2013-07-30T15:16:00+02:00da ereticus3
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