Presentata la biografia e l’epistolario tra Bartolo Longo e Donna Maria Caterina Procaccitto

Biografia.jpgEBOLI – Alle autorità, alle suore di clausura del Monastero benedettino di Eboli, al folto pubblico, Vincenzo di Sabato, coglie il licenziamento avvenuto il 30 novembre di Giampiero Amandola del Tgr- Piemonte, per aver permesso nell’intervista. alla vigilia della partita Juventus-Napoli alcune frasi irriguardose pronunciate dai tifosi settentrionali, nei riguardi di quelli partenopei. Il giornalista non stigmatizza ma così commenta tradizioni e stile di noi meridionali: “si distinguno elegantemente dalla puzza!”.

A smentire tale azzardata asserzione rimarca il Presidente del Centro Studi del Molise si erge proprio il profumo di vita vissuta di Donna Maria Caterina Procaccitto di Guardialfiera, Abadessa al Monastero Benedettino di Eboli. Si stava appunto presentando in quel salone, fresco di stampa, la biografia e l’epistolario della suora molisana, intrecciato con Bartolo Longo, fondatore della Basilica e delle opere di carità nella Valle di Pompei. Tutto un aroma, infatti, ed una polifonia d’amore e testimonianza concreta di rinuncia, di umanità in questo libro curato da Peppe Barra, presidente del Centro Studi Storici e direttore editoriale del mensile “Il Saggio” ad Eboli. Nel corso della cerimonia, l’attuale Badessa Madre Gabriella Peccia, don Ivano Licinio Vicario della Comunità Sacro Cuore in Pompei, Katia di Vito capofila di una qualificata rappresentanza del Comune di Guardialfiera, il dr. Massimo Cariello Consigliere Provinciale di Salerno e il dr. Liberato Martuciello Assessore alla Cultura di Eboli, hanno ricapitolato con differenti sfaccettature, l’energia, l’esperienza ed il seme del “bene operare il bene” sprigionato da Donna Caterina Procaccitto. “Abbandono” è anche la <parola> sottintesa che, con struggente intensità, fluisce fra tutte le <parole> del libro, come corrente impetuosa e generosa. Il Prof.  Francesco D’Episcopo dell ‘Università Federico II  di Napoli, fa respirare storia, cultura, e peculiarità di Guardialfiera, esiguo angolo dell ‘Italia minore, in un ‘antologia di vedute e di attese. Nel libro, l’appuntare veloce e delicato come cristallo, vergato dalla Monaca su quadernini dalla copertina nera soggiunge don Alfonso Raimo parroco in Sant’Eustacchio svela il senso profondo tra parole umane e parole di vita, il saper vedere il bene col suo sguardo purificato nei cuori, nei talenti e nelle azioni delle novizie e delle oblate. Un Convegno, guidato con soffice suggestione da Vitina Paesano, che ha legato attraverso spunti brevi, essenziali e leggeri, i succosi pensieri della serata. Donna Maria Caterina Procaccitto da Guardialfiera, per la quale si istruisce il processo di Canonizzazione, ha saputo saldare il silenzio delle stelle con il frastuono dei giorni. Svincolarsi dalle catene del rumore e scoprire nella trama della sofferenza, la musica della fiducia, della sincerità, del dono. Sapiente e “sorprendente” studio, per noi guardiesi, il lavoro di Peppe Barra, professionista solido e perseverante.

Presentata la biografia e l’epistolario tra Bartolo Longo e Donna Maria Caterina Procaccittoultima modifica: 2012-12-04T16:55:00+01:00da ereticus3
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