“La forza della democrazia – ha spiegato il referente ai numerosi intervenuti – sta nel voto e ad esso dobbiamo restituire peso e valore. Dopo quello che è successo in Sicilia, anche in Molise il primo pericolo da affrontare è l’astensionismo. Il nostro compito è quello di far capire agli sfiduciati, soprattutto ai più giovani, della cui educazione siamo inesorabilmente responsabili, che se oggi possiamo votare è perché qualcuno in passato ci ha rimesso la pelle. La politica deve riconquistare il suo ruolo, non deve più essere vista come un qualcosa di noioso e scollato dalla realtà di tutti i giorni perché rappresenta il pane di cui si nutre la libertà democratica”. Auspicando un buon risultato per il governatore pugliese alle primarie di domenica, è intervenuto Matteo Patavino, componente del Comitato. “Ho avuto l’onore di ascoltare Vendola – ha detto – nel suo intervento al Centrum di Campobasso e mi sono appassionato nuovamente alla politica sentendo Nichi parlare di cultura. Da poco ho approfondito lo studio della coincidenza dei concetti di etica ed estetica tra i contadini del basso Molise e ho notato che corrispondono ai canoni che aveva Beethoven ma non a quelli dell’Italia dopo venti anni di berlusconismo. Riprendiamoci la nostra vera essenza”.
Nico Ioffredi
Comitato Campobasso per Vendola presidente