Condivisibile e ben collocato nel contesto di un importante dibattito l’annuncio fatto dal Ministro della convocazione a gennaio di un Tavolo di confronto sulle questioni convenute tra Sindacati e imprese agricole nell’Avviso Comune dello scorso anno”. E’ questo il commento del Segretario generale della Fai Cisl Augusto Cianfoni il quale ha ribadito quanto sostenuto dalla Fai e dalla Cisl anche per bocca di Giorgio Santini, Segretario generale Aggiunto di via Po: “Il discrimine fondamentale, anche in agricoltura, è sempre tra le imprese vere e serie e i faccendieri. Se gli imprenditori agricoli hanno bisogno di normative leggere per migliorare la competitività, siamo pronti: flessibilità, riduzione di costi previdenziali, tutela delle aziende di montagna, gestione bilaterale del Collocamento, Apprendistato e Formazione professionale sono tutti temi propri delle Parti Sociali alla cui regolazione ottimale il legislatore può dare un contributo, ma senza invasioni di campo”. “Dalle relazioni e dalla Tavola rotonda – prosegue Cianfoni – sono emersi dati che confermano l’importanza dell’Agricoltura per l’economia italiana e per l’occupazione, ma sono emerse anche proposte interessanti volte a valorizzare la grande tradizione relazionale tra impresa e lavoro nel settore primario. Allora se vogliamo fare nostre le sfide, il luogo per le strategie vincenti sono i Tavoli contrattuali, fino ad oggi purtroppo, nella maggior parte dei casi, emblemi di una coerenza a corrente alternata, come quella dimostrata ai Tavoli contrattuali provinciali riguardo alla produttività. Sembra quasi – conclude Cianfoni – che molte aziende agricole non abbiano interesse a far crescere la produttività, ma risolvano il problema del costo del lavoro per unità lavorativa mediante le tante forme di elusioni contrattuali e contributive. Da questo Convegno sembra delinearsi una nuova disponibilità che noi apprezziamo”.