Questo a causa del costo energetico del trasporto dei materiali e della mancata valorizzazione dell’energia termica ed elettrica prodotta. Esiste poi l’effettivo pericolo di una trasformazione delle centrali in veri e propri inceneritori. Lo stesso non si può dire, invece, per le centrali di piccola taglia, quelle al di sotto di 1 MW, che hanno una più importante ricaduta economica sul territorio, in particolare se le coltivazioni energetiche entrano nelle rotazioni colturali delle aziende agricole. È fondamentale per noi dell’IDV – continua il consigliere – che le biomasse utilizzabili per la produzione di energia servano a fornire un’opportunità di sussistenza per molte aziende agricole partendo dal presupposto che le implicazioni socio-economiche di questo tipo di rinnovabili le fa appartenere in modo naturale al settore dell’agricoltura. Invece oggi, al contrario, la maggior parte degli impianti a biomassa non è realizzata e condotta da agricoltori e non è integrata con l’azienda agricola. C’è la necessità favorire la sostenibilità delle filiere di conferimento, sia forestali sia agricole e promuovere le filiere corte e le associazioni tra soggetti confluenti nelle iniziative energetiche, in modo da valorizzare al massimo le vocazioni produttive locali. In un discorso di bilanciamento tra fabbisogno energetico e sostenibilità ambientale,Iorio e la sua amministrazione dovrebbero e potrebbero evitare, che un numero eccessivo e potenzialmente dannoso di impianti vada a concentrarsi su uno stesso territorio. La Regione, titolare della definizione delle Linee Guida sulle energie rinnovabili, ha la possibilità e il dovere di indirizzare, promuovere oppure ostacolare le diverse tecnologie sulla base delle peculiarità territoriali e degli impatti. Dovrebbero essere le amministrazioni regionali infatti – conclude Di Pietro – a dare, attraverso i propri strumenti di programmazione e le proprie procedure autorizzative chiare e snelle, certezza agli imprenditori agricoli, favorire l’integrazione locale delle filiere e fermare gli impianti speculativi”.
Biomasse, Cristiano Di Pietro: “Iorio e i suoi fermino gli impianti a scopo meramente speculativo”
Biomasse, Cristiano Di Pietro: “Iorio e i suoi fermino gli impianti a scopo meramente speculativo”ultima modifica: 2012-09-18T11:28:00+02:00da
Reposta per primo quest’articolo