“Abbiamo ritenuto – dice il segretario territoriale della Cisl Slp Antonio D’Alessandro – che l’attuale gestione dell’Azienda da parte del management imperniata prevalentemente sul contenimento dei costi attraverso tagli indiscriminati (soprattutto del personale) e priva di un solido progetto di crescita e di sviluppo industriale metta in pericolo i livelli occupazionali e, nel medio periodo, la stessa solidità aziendale. Inoltre la Cisl poste, unitamente alla Slc-Cgil e alla Failp-confsal, è fortemente preoccupata per le notizie che quotidianamente si leggono sui giornali di un possibile scorporo del BancoPosta e quindi della perdita dell’unicità aziendale. Cisl poste, Slc-Cgil e Failp-confsalda sempre hanno combattuto lo spacchettamento dell’Azienda perché che trasformare BancoPosta in una delle tante banche avrebbe due effetti negativi: toglierebbe la parte aziendale più remunerativa e contemporaneamente trasformerebbe Bancoposta in una delle tante banche, che sarebbe presto imbrigliata e ridimensionata dall’agguerrita concorrenza. Oggi la nostra forza è proprio quella di svolgere servizi finanziari senza essere una vera banca, e poter così lucrare su questa forte diversità, anche sul piano dei costi complessivi. Lo spacchettamento e l’omologazione – conclude D’Alessandro – porterebbero al nostro inevitabile ridimensionamento per quel che riguarda la parte finanziaria e un inevitabile declino per quel che riguarda i servizi postali con conseguenze inaccettabili sul piano occupazionale”.
Tagli alle poste, proclamati scioperi
Tagli alle poste, proclamati scioperiultima modifica: 2012-09-11T05:49:00+02:00da
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