Una questione – quella dei bandi per la selezione – che aveva suscitato la mia perplessità poco più di un mese fa quando, scorrendo l’elenco dei requisiti necessari per poter partecipare alle selezioni la cui scadenza era fissata al 21 maggio scorso, avevo notato alcune stranezze. Intanto, una parte consistente del punteggio è attribuita agli aspiranti all’incarico che hanno maturato una esperienza di lavoro, anche a titolo gratuito, proprio presso l’Iresmo. Particolare questo che circoscrive – e pure di parecchio – il campo delle professionalità interessate alla partecipazione al bando di selezione. Non solo: chiamati a competere solo i laureati in materie umanistiche ma con titoli di specializzazione in informatica e amministrazione computerizzata e con una buona conoscenza del tedesco, particolare questo che ha consentito l’ulteriore “scrematura” dei possibili interessati. Requisiti ai quali mancano solo nomi e cognomi, mi venne da pensare allora. Oggi uno dei tre professionisti che l’Iresmo dovrà individuare per una collaborazione coordinata e continuativa ha già un nome ed un cognome. E anche una parentela che potrebbe fare la differenza. Dati in possesso, da qualche ora, anche degli organi di Polizia.
Salvatore Ciocca
(Federazione della Sinistra)