Perché non mi
Perché, con il pretesto di Cristo, ho visto il potere cristiano fare guerre, sterminare i fratelli in Dio, perseguitare, discriminare, innalzare roghi per le streghe, gli eretici, gli scienziati, i semplici avversari politici. Perché onestà, rettitudine, senso del dovere, senso dello Stato non debbono essere imposizioni divine, pena l’inferno, ma modi di essere, stili di vita e spontanei sentimenti senza né premi, né castighi. Perché essendo frutto della natura, non riesco a riconoscere ad atti naturali come il fare all’amore la limitazione di dogmi umani e la condanna di peccaminosità. Perché credo nella forza d’animo, nella volontà di potenza, nella lotta. Perché voglio essere libero e non schiavo. Perché sono fascista. Per molti dei motivi per cui non sono cristiano. Perché amo la mia Patria sopra ogni cosa. Perché il Fascismo ha saputo coniugare la solidarietà umana con la tendenza personale all’autoaffermazione, l’ego con la società, il lavoro con il capitale. Perché credo nella missione civilizzatrice di Roma e nella sua superiorità culturale e morale sul resto del mondo. Perché riconosco la superiorità del sangue sull’oro, della politica sulla finanza, dell’Uomo sul denaro. Perché non voglio far parte di un gregge di rincoglioniti consumatori, ma voglio essere parte di un popolo di uomini liberi, pensanti e decidere con la mia testa del mio destino. Perché l’esperienza della vita della repubblica dei partiti, così come si è svolta nel dopo guerra, ha dimostrato che essi sono una truffa, un esproprio di sovranità popolare, una beffa e che non servono la cosa pubblica e l’interesse dei cittadini, ma invece servono interessi di ristrette oligarchie promuovendo corruzione, concussione, commistioni mafiose. Perché credo al valore della parola data, al senso del dovere verso lo Stato, all’individuo che ha valore solamente se integrato nella comunità nazionale e fa parte di un unico progetto che si integra nella prospettiva delle generazioni che verranno, all’onestà intellettuale e morale, alla volontà individuale e collettiva, agli insegnamenti di Benito Mussolini. Perché mi riconosco nei valori che il Fascismo ha saputo esprimere con le idee e con i fatti.
Alessandro Mezzano