Pro o contro

 pro-contro.jpgUn’analisi attenta dei risultati elettorali delle ultime elezioni amministrative sancisce, a prima vista, la sconfitta netta ed inappellabile del centrodestra e la vittoria netta del centrosinistra. Sconfitta del PDL con il Berlusconismo che ne costituisce l’essenza e della lega che paga l’alleanza ad ogni costo con Berlusconi e gli scandali del suo “buon governo” ( ultimo quello del Piemonte a presidenza leghista dove lo scandalo nella sanità ha visto arrestati ben sette elementi del gotha politico ed indagato l’assessore che ha rimesso le deleghe ).

Questi risultati sono stati visti dalla sinistra come un inaspettato successo politico e qui l’analisi pecca di obiettività per vari motivi. Innanzitutto la scarsissima affluenza che, fatti salvi Milano e Napoli, ha registrato una media del 50%; il che significa un totale distacco dei Cittadini dalla politica governativa, ma anche da quella di un’opposizione sgangherata e senza proposte chiare e convincenti. L’assenteismo così spinto é palesemente un’espressione di volontà dei cittadini che si estrinseca nella disistima di tutti gli schieramenti che essi considerano inetti ed incapaci di dare risposte positive ai problemi del Paese! A Napoli poi non ha vinto il centrosinistra, ma la persona di De Magistris che aveva sconfitto sonoramente alle primarie il candidato del centrosinistra e che ha fatto una campagna apolitica sulle cose e non sui partiti. Il voto dato alle liste di centrosinistra é stato, per i motivi su citati, un voto contro Berlusconi ed il berlusconismo più che un voto a favore della sinistra che non riesce né a presentarsi compatta con uno schieramento omogeneo od almeno non contraddittorio, né ad avere un progetto politico con delle proposte concrete atte a risolvere, dal suo punto di vista, i principali problemi che rendono tragica la situazione del paese. Per potere aderire o no il cittadino vorrebbe conoscere quali sono le soluzioni che la sinistra propone per la disoccupazione, il precariato, lo sviluppo delle imprese, la ricerca, la scuola, la sanità, l’eccesso di burocrazia, l’immigrazione clandestina, la lotta alle mafie e la penetrazione mafiosa nel tessuto economico del nord, la lungaggine della giustizia, gli sprechi, l’evasione fiscale che ha raggiunto i 260 miliardi di euro all’anno, il ritorno del potere legislativo al parlamento cui è stato usurpato dai partiti, la povertà dilagante, il problema degli anziani, lo strapotere delle banche e delle assicurazioni, l’eccessivo prezzo dei medicinali che è tra i più cari d’Europa per un Paese che è tra i più poveri d’Europa, ecc. ecc. ecc. Invece di dare risposte a queste domande la sinistra si bamboleggia in affermazioni generiche che sono la tattica di chi non sa dare risposte specifiche nel merito. Mai, sino ad ora, abbiamo sentito Bersani, o la Bindi, o Vendola o Di Pietro parlare del dettaglio dei problemi e delle soluzioni che essi propongono, ma sempre i loro discorsi si sono contraddistinti per un antiberlusconismo che sarà anche giustificato dal malgoverno di Berlusconi & soci, ma che non è in grado di risolvere i tantissimi problemi del Paese. Viene il fondato dubbio che anche la sinistra non abbia idea di come fare a risolverli..!! Se Atene piange, Sparta non ride..!!

 

Alessandro Mezzano

Pro o controultima modifica: 2011-06-04T05:49:00+02:00da ereticus3
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