Le somme sottratte al fisco in quella manciata di anni che non cade sotto la prescrizione, sono stimate in migliaia di miliardi di Euro e fanno dedurre che, essendo il “sistema” in uso da molto tempo, tale cifra va moltiplicata per quattro o cinque volte. In passato abbiamo avuto la ventura di lavorare, come tecnici, nel comparto conciario di Arzignano e pertanto sappiamo con certezza che la situazione cancrenosa era conosciuta da tutti e da un pezzo. A questo proposito, siamo in grado di raccontare un altro sistema, semplice ed efficace, di sottrarsi al fisco che veniva usato nella zona e che era a conoscenza di tutti. La conceria “tizio” costituiva una società chiamata “pinco pallo” in Svizzera, o a S. Marino. o in Serbia o comunque in uno Stato dove le tasse per gli stranieri erano molto più basse che in Italia per i residenti. Quando la conceria “tizio” doveva comperare delle pelli grezze, che costituiscono dal 25% al 35% del costo della filiera industriale della pelle finita, la faceva comperare a 100 dalla ditta Pinco Pallo e la comperava da lei a 200. In questo modo 100 restavano in Svizzera a S. Marino o in Serbia e la materia prima, in Italia, figurava ufficialmente più cara di quanto non fossa stata in realtà e diminuiva il guadagno reale da denunciare al fisco. L’operazione inversa si faceva quando si dovevano vendere le pelli finite che per il 60% erano esportate all’estero. Le pelli finite erano vendute alla ditta Pinco Pallo a 300 ed essa le vendeva al cliente finale effettivo a 400 sottraendo un altro 100 al fisco e costituendo altri fondi neri all’estero. Anche di questa operazione tutti erano al corrente, ma mai “notizia di reato” è giunta alle orecchie preposte. Ad Arzignano la Lega è egemone e ad ogni elezione raggiunge percentuali bulgare tanto da costituire un fedele e sicuro serbatoio di voti per Bossi. Dal sindaco all’ultimo degli uscieri comunali, tutti sono fedeli militanti della lega. E’ chiaro che la connivenza della gente di Arzignano è il terreno di cultura su cui s’innesta questa massiccia evasione fiscale, che, ricordiamolo, assume la valenza precisa di un furto allo Stato e ai Cittadini già onerati da un debito pubblico che ha raggiunto in questi giorni la cifra di € 30.000 pro capite compresi vecchi e bambini ed è altrettanto chiaro che questi ladri militano per la stragrande maggioranza nella lega che quindi non poteva non sapere cosa stavano combinando i militanti di Arzignano tanto più che, come abbiamo detto, come è facile constatare e come gli stessi intervistati del servizio RAI affermavano, tutti sapevano tutto …!! Una cosa ad onore del vero bisogna dire e cioè che questa situazione delinquenziale era già attiva e cancrenosa anche quando gli elettori Arzignanesi votavano compatti, in massa, per la DC contribuendo significativamente a dare potere a “Roma ladrona”. Cambiano le etichette, ma la disonestà rimane la stessa.. Ps.: un sommesso consiglio alla magistratura è quello di indagare anche sul comparto dell’oro di Vicenza….
Alessandro Mezzano