Pensione donne

MNP.jpgLa Commissione Europea ha imposto all’Italia l’applicazione immediata della sentenza della Corte Europea che porta a 65 anni l’età pensionabile per le donne che lavorano nella pubblica amministrazione. La motivazione di tale sentenza è quella della necessità di adeguare la legge italiana a quella Europea che già prevede tale limite di età. Apriti cielo ..!!

Sono subito esplose la protesta e la contestazione e sui giornali ed in Tv è uscito un vespaio di polemiche. “Sacri diritti”, diversità del carico familiare, diritto alla gradualità, livelli di vita usuranti ed altre considerazioni sono state il motivo conduttore delle proteste e dello sdegno che ancora sta imperversando a tutti i livelli. A parte il fatto che non rammentiamo proteste di alcun genere da parte di chicchessia quando questa stessa categoria di persone andava in pensione dopo soli 15 anni di servizio e spesso si trovava un altro lavoro la cui remunerazione si cumulava con la pensione, defraudando, grazie ad una legge iniqua, lo Stato e mortificando le altre categorie di lavoratori che dovevano attendere tutta una vita di lavoro per andare in pensione, non vediamo sinceramente il motivo di tanto clamore. Comodo ..!! Tornando al problema dell’età ben oltre al 2.000 per quanto riguarda i vantaggi derivati dalle conquiste del femminismo. Le ultime generazioni hanno uno stile di vita molto diverso da quello delle generazioni precedenti ed oggi, qualsivoglia coppia, si divide lavoro e responsabilità per quanto riguarda la conduzione del menage familiare. Dai lavori domestici, alla cura dei figli ed a ogni altra incombenza quotidiana, tutto è diviso a metà così come è giusto che sia. Pertanto il portare l’età pensionabile delle donne a 65 anni ( per ora le statali, ma in seguito, ci auguriamo, per tutte ) non è affatto una discriminazione ! Purtroppo è successo che le donne, dopo avere giustamente raggiunto la parità di diritti con gli uomini, sono molto restie ad accettare anche la parità dei doveri ..!! In pratica molte di esse sono rimaste all’ottocento per quanto riguarda i privilegi e le attenzioni “ cavalleresche” dovute in quel secolo al “gentil sesso”, ma sono pensionabile, c’è da considerare anche un altro importante fattore: le donne vivono mediamente 8 anni più degli uomini che quindi, anche a parità di età pensionabile, si godono la pensione per 8 anni in meno. Questo fattore, oltre a costituire un problema di oggettiva equità, rappresenta anche un non indifferente problema economico per lo Stato che, nel caso delle donne e già a parità di età pensionabile, dovrà pagare le loro pensioni mediamente per 8 anni in più. Considerando poi che, in prospettiva l’attesa di vita va continuamente allungandosi, il problema si aggraverà ancora di più per le prossime generazioni. Ultima considerazione: in molti Paesi Europei, compresa la Spagna del socialista Zapatero che ha proposto di portarla a 67, l’età pensionabile è già da un pezzo a 65 anni per uomini e donne ..!! Avremmo capito di più se la protesta delle donne, dei media, dei sindacati e della politica avesse preteso che, in tempi di sacrifici generali, si tagliassero drasticamente gli emolumenti dei parlamentari italiani per portarli alla media di quelli dei parlamentari degli altri Paesi Europei che è inferiore di circa il 40% ( In Spagna i Parlamentari percepiscono circa un terzo di quanto prendono quelli italiani..) ! Al solito in Italia ognuno pensa e pretende solo per se e se ne infischia del Paese ..!!

Alessandro Mezzano

Pensione donneultima modifica: 2010-06-09T16:53:01+02:00da ereticus3
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