La Sanità Italiana

logo.jpgIl ministro Tremonti ha dichiarato che la spesa sanitaria italiana è fuori controllo, specie in alcune regioni, e che pertanto si dovrà probabilmente provvedere ad aumentare le tasse regionali in proporzione al deficit che le varie regioni portano in bilancio. Premesso che siamo d’accordo sul principio di responsabilizzazione della spesa pubblica perché solamente nella responsabilizzazione é possibile trovare il modo di far cessare o di moderare “l’assalto alla diligenza” che politici disonesti, mafiosi, affaristi fanno alla torta di miliardi che la spesa sanitaria rappresenta ( con la tacita complicità dei governanti che debbono pagare quei politici periferici che portano i consensi elettorali..), tuttavia ci sembra che si potrebbe efficacemente agire anche su altri versanti importanti sia dal punto di vista etico che da quello economico.

Suggeriamo qui due direttive da seguire per ottenere il risultato di un notevole risparmio di spesa, ma siamo coscienti che ci sono anche molte altre vie che gli addetti ai lavori conoscono meglio di noi e che, se ci fosse la volontà politica, si potrebbero seguire. 1°) La spesa farmaceutica è in Italia di gran lunga più grande che in altri Paesi Europei ( come per esempio Spagna e Francia) e questo accade per due motivi principali che sono i prezzi dei farmaci che, a parità di molecola, costano in Italia circa il 30% – 40% in più a causa della incuria con la quale gli organi statali competenti non controllano i prezzi negli altri Paesi, ma accettano dei listini inaccettabili e la spregiudicatezza delle prescrizioni che sono, secondo noi, condizionate quasi più dagli “incentivi” e dai premi che i medici ricevono dalle case farmaceutiche che non dalle condizioni di salute dei pazienti. Non si spiegherebbero altrimenti le esibizioni patrimoniali di molti medici che non sono assolutamente congrue con i loro emolumenti ufficiali. Non sarebbe difficile, volendolo fare, controllare i prezzi dei farmaci in confronto con gli altri Paesi e, tramite ispezioni serie, controllare le prescrizioni dei medici. 2°) La mancanza di controlli per quanto concerne i rimborsi, specialmente alle cliniche private convenzionate, per ricoveri, cure e operazioni. Questi controlli sono fatti raramente, a campione e con “leggerezza” la qual cosa è dimostrata dal fatto che quando per indagini della magistratura conseguenti a denunce private, si è obbligati ad una approfondita indagine con controlli capillari, vengono fuori delle situazioni macroscopiche come per esempio gli ultimi casi riferiti dalle cronache relativamente alle cliniche di Milano. Certamente, se a Milano è scoppiato un tale bubbone, analoghe indagini a Roma, a Napoli od a Palermo, dove la corruzione e le commistioni mafiose sono più profonde, porterebbero a dei risultati ancora più eclatanti con la possibilità, non dimentichiamolo, oltre che di sbattere in galera ladri, corrotti e corruttori, di recuperare miliardi di Euro di denaro pubblico. Di tutto ciò il ministro Tremonti non parla, quasi non lo sapesse ( e se non lo sapesse dovrebbe dimettersi immediatamente per stupidità ed inadeguatezza..) e questo dimostra, secondo noi, che, come dicevamo all’inizio, il saccheggio del denaro pubblico e nella fattispecie di quello della sanità, è irrimediabile e programmato come pagamento dell’opera dei fabbricanti di consenso elettorale che lavorano sporco, ma non lavorano gratis. Perciò, alla fine, come sempre, sarà il solito Pantalone a pagare le spese della politica sporca, della corruzione, delle tangenti dirette ed indirette su cui vive questa maledetta repubblica, nata dalla resistenza …

 

Alessandro Mezzano

 

La Sanità Italianaultima modifica: 2009-08-02T07:00:00+02:00da ereticus3
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