Terremoto e Ricostruzione

Alessandro Mezzano.jpgDal giorno del terremoto in Abruzzo, abbiamo sentito ogni giorno parlare di vittime, di solidarietà, di sfollati ed abbiamo visto più e più volte servizi ed interviste con un accanimento a volte morboso dei soliti corrispondenti – sciacalli alla ricerca del caso umano pietoso solamente per fare ascolto. E’ una delle miserie cui il cinismo del mondo in cui viviamo ci ha purtroppo abituati anche se, ognivolta, tali atteggiamenti provocano in noi disgusto e rabbia.

Poi abbiamo cominciato a sentire parlare di ricostruzione e di colpe da addebitare ai costruttori disonesti ed ingordi che, approfittando della colpevole negligenza dei governi locali e centrali che avrebbero dovuto controllare, hanno costruito male e con materiali inidonei ad un’area sismica come è quella dell’Aquila. La riprova è stata data dal fatto che sono rimasti in piedi molti edifici vecchissimi, degli anni trenta e quaranta e sono invece crollati miseramente seppellendo centinaia di persone edifici costruiti solo da dieci o venti anni. La prima cosa che la giustizia verso le vittime richiede è quella di individuare chi sono stati i costruttori e chi erano gli organi preposti ai controlli che non controllarono, arrestarli, giudicarli e punirli in modo esemplare sia per dare finalmente un esempio agli altri, che per stabilire una inversione di tendenza circa la legittimità in cui si deve agire, legittimità che pare sia diventata l’eccezione anziché la regola. I responsabili dovranno essere allontanati per sempre dalle cariche pubbliche o dalla possibilità di costruire alcunché, sia direttamente che indirettamente! La seconda cosa è una ricostruzione rapida, antisismica e che riporti i sopravissuti negli stessi luoghi dove sono nati e sono cresciuti senza delocalizzazioni che sradicherebbero la gente mantenendo aperta una ferita che non sarà comunque facile rimarginare. Le promesse le abbiamo sentite anche se, per la verità, più sulla ricostruzione che sulla individuazione e sulla punizioni dei colpevoli, e se saranno mantenute così come sono state fatte, saremo i primi a congratularcene, ma l’esperienza ci purtroppo abituati a riscontrare differenze notevoli tra le promesse fatte a “botta calda” ed il loro mantenimento, tanto che in giro per l’Italia ci sono ancora migliaia di sfollati dei vari terremoti che vivono nelle baracche che avrebbero dovuto essere provvisorie e che sono invece diventate definitive da decine di anni …

Inoltre ci coglie il dubbio che il tutto sia solamente la solita ipocrita “sparata” di circostanza fatta per placare la pubblica opinione scandalizzata e per farsi, nel contempo, una pubblicità politica in vista delle prossime elezioni amministrative ed Europee perché molte delle costruzioni che sono sotto inchiesta ( come la casa dello studente dell’Aquila) sono state costruite otto – dieci anni fa e tutti sanno che in Italia, per avere una sentenza di primo grado ci vogliono in media cinque anni, per cui, a conti fatti, dopo tredici anni dalla costruzione, gli eventuali reati connessi saranno tutti prescritti con buona pace delle vittime e della pubblica opinione che allora avrà altre cose cui pensare …! Il governo lo sa, i magistrati lo sanno, i media lo sanno, ma nessuno lo dice con un giro di complici silenzi rotti solo da pochi ( De Magistris ha denunciato questa eventualità..) Basterebbe fare una leggina che derogasse, in questo caso, i termini di prescrizione di quei reati ed il farla od il non farla, sarà la prova delle reali intenzioni delle istituzioni, al di là delle belle dichiarazioni d’intenti!

Pertanto saremo i cani da guardia di questa situazione, pronti, se sarà il caso, a denunciare mancanze, ritardi o irregolarità!

Alessandro Mezzano

Terremoto e Ricostruzioneultima modifica: 2009-05-04T18:02:35+02:00da ereticus3
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