TURANDOT: OGGI ULTIMA REPLICA, INTERVISTA COL MAESTRO FRANZ ALBANESE

turandot1.jpgMaestro Albanese, anche il Molise ha celebrato Puccini in occasione dei 150 anni dalla nascita. Perche Turandot? “Per questa occasione (150 anni dalla nascita) abbiamo allestito e messo in scena Turandot, l’ultima opera di Puccini, rimasta incompiuta e completata dall’allievo Franco Alfano.

 E’ l’ultima opera di Puccini, e ne rappresenta il suo testamento spirituale. Un capolavoro autentico, mai rappresentato prima in Molise”. In tutta sincerità fino a pochi mesi fa ritenevo che Turandot non si potesse rappresentare al teatro Savoia per le considerevoli difficoltà che presenta, anche di tipo logistico. “Abbiamo risolto i problemi grazie alla sapiente regia di Maurizio Marchini utilizzando ben quattro palchi del teatro per percussioni, ottoni fuori scena e Gong Cinesi”. Gong Cinesi? “L’abilità di Puccini è stata anche quella di ricreare atmosfere orientali e per ottenere questo scopo ha utilizzato molti strumenti a percussione tra cui i Gong Cinesi, ovvero 12 Gong intonati che nell’occasione abbiamo noleggiato e sono abilmente suonati dal Maestro Cristoforo Pasquale, professore di Strumenti a percussione presso il Conservatorio di Musica di Campobasso”. Centinaia di persone coinvolte nell’iniziativa, com’è stata la risposta degli artisti molisani?”. Molto importante, significativa. L’orchestra regionale, le ancelle, comparse, il corpo di ballo, il coro di voci bianche, studenti, ex studenti, professori del Conservatorio. Molte sinergie, senza le quali è impossibile allestire un lavoro del genere”. Nell’edizione campobassana viene proposto il finale ultimo di Franco Alfano…. “Ho avuto la fortuna di lavorare col compianto Maestro Raffaele Sergio Venticinque, allievo diretto di Franco Alfano. Mi raccontò nei dettagli l’evolversi della vicenda, dove l’arduo compito di completare l’opera fu affidato a Franco Alfano sulla base degli appunti lasciati dal Maestro. Le difficoltà di mettere mano sul lavoro di un Genio creò molte difficoltà ed il lavoro fu ripreso più volte. Noi proponiamo l’ultima versione”. Una nota sul cast? “Eccellente. Abbiamo l’onore di avere la celebre Paola Romanò in Turandot. Una stella del firmamento operistico. Ha cantato nei più importanti teatri, con grandissimi interpreti (tra cui Pavarotti) e illustri direttori. Liù è la rinomata Fernanda Costa, reduce da una splendida Traviata al Teatro Bellini di Catania. Una interprete eccezionale. Calaf invece è Ignazio Encinas, splendido tenore, notissimo. Tutto il pubblico aspetta Nessun Dorma, ma tutta l’opera è molto impegnativa e lui è un vero cavallo di razza, dominatore della scena”. La risposta del pubblico è sempre entusiastica…

“In Molise vi è una notevole tradizione operistica. Ricordo che il teatro Savoia fu inaugurato nel 1926 con Tosca di Puccini, a solo due anni dalla morte del compositore. Dunque un lavoro contemporaneo per l’epoca. Ciò la dice lunga sul livello culturale e sulla lungimiranza ed il coraggio degli amministratori dell’epoca. Successivamente al teatro cantarono grandissimi interpreti tra cui Maria Caniglia. Noi cerchiamo di mantenere questa grande tradizione con almeno tre opere all’anno. Abbiamo rappresentato negli anni, La Traviata, Il Trovatore, Rigoletto, Madama Butterfly, La Boheme, Suor Angelica, Tosca, Carmen, La Medium, Lucia di Lammermoor, Il Barbiere di Siviglia, La Serva Padrona, La Medium…, e adesso Turandot. E’ un vero miracolo viste le pochissime disponibilità economiche”. Qual’è l’impegno assunto dagli Enti? “La Musica, la Cultura non hanno e non devono avere connotazioni politiche. Esse vanno sostenute da tutti, con tutte le forze. Quello che facciamo è possibile grazie alla legge regionale che finanzia l’orchestra ed alla convenzione tra Conservatorio e Provincia di Campobasso. A tutti rinnovo l’esortazione a sostenere sempre più finanziariamente l’orchestra per promuovere la Grande Musica e per un sempre maggiore sostegno all’occupazione degli operatori nel mondo dell’Arte”. Programmi operistici futuri? “Sempre Puccini ad aprile: Madama Butterfly. A maggio “La Notte di un Nevrastenico” di Nino Rota e a dicembre (Festa della Regione), “Nabucco” di Giuseppe Verdi.

Approfitto per augurare a tutti i lettori un buon fine anno, e rinnovare l’invito al Concerto di Capodanno (1 gennaio 2009, Campobasso teatro Savoia ore 21; 2 gennaio Isernia, auditorium dell’Università, ore 18), dove avremo modo di scambiarci gli auguri di persona”.

 

TURANDOT: OGGI ULTIMA REPLICA, INTERVISTA COL MAESTRO FRANZ ALBANESEultima modifica: 2008-12-30T06:55:00+01:00da ereticus3
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