Tra le vittime, dicono i mezzi d’informazione ufficiale, tante donne e tanti bambini, i cui corpi stanno arrivando a brandelli negli ospedali; secondo le fonti sanitarie di Gaza occorrerà trasferire i feriti più gravi in Egitto e non c’è un sufficiente numero di elicotteri per trasportarli. I morti e i feriti di Gaza sono l’ennesima testimonianza della pulizia etnica che lo Stato israeliano da 60 anni sta portando avanti attraverso una guerra di occupazione, di apartheid, di violenza militare sull’intera popolazione palestinese. Il pretesto dell’attacco “difensivo” dai missili qassam, che il primo ministro Olmert si è affrettato a propinare ai ministri degli esteri di tutto il mondo, vuole spostare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sul fatto che a Gaza un milione e mezzo di persone sta rischiando la morte da quasi due anni di embargo, che ogni giorno produce vittime. Complici del terrorismo di Stato israeliano, l’appoggio militare statunitense e il silenzio dei governi europei, che lasciano che in Medio Oriente prosegua a compiersi indisturbato il tentativo di cancellare la Palestina dalle cartine geografiche, e con essa il suo popolo. E’ ormai evidente come alla condanna da parte della comunità internazionale dei crimini del nazifascismo non si accompagni ugualmente la condanna della storia e dell’attualità del progetto aberrante di cancellare il popolo palestinese. Rifondazione Comunista chiede: L’immediato stop all’attacco militare sulla striscia di Gaza; La fine dell’embargo contro la popolazione palestinese di Gaza; Il congelamento di tutti gli accordi politici economici e militari tra l’Italia e Israele; La fine dell’occupazione israeliana della Palestina. Vita, terra e libertà per il popolo palestinese.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
circolo “Che Guevara”
Via Trieste, 17 – 86100 CAMPOBASSO