CAMPITELLO MATESE: BISOGNA DEFINIRE IL FUTURO DELLA STAZIONE SCIISTICA
A tutt’oggi sia gli operatori, nei quali dopo tanti anni prevale ovviamente un clima di sfiducia, sia, lo stesso Consorzio, che per molti versi ha le mani legate dal peso di un’eredità ancora irrisolta, non hanno da soli la possibilità di assicurare un percorso lineare di sviluppo alla stazione sciistica. Pesano lacci e lacciuoli anche di tipo medievale, pesano contenziosi infiniti, pesano investimenti probabilmente insufficienti rispetto alle effettive necessità. Lo stesso Comune di San Massimo deve credere fino in fondo in Campitello e non limitarsi a tariffare i parcheggi a 8 euro.Per questo ho proposto due cose: prima una ricognizione sul territorio degli amministratori regionali, in primis dello stesso Presidente della Regione, Michele Iorio. Bisogna toccare con mano la realtà di Campitello, verificare se manca davvero l’illuminazione, se è impossibile arrivare alla baita perché c’è la servitù di un privato, bisogna capire de visu la realtà delle cose. In questo noi, che gli operatori economici di Campitello rappresentiamo e tuteliamo, siamo disponibili a dare ogni necessario supporto e sostegno. Poi bisogna fare un punto definitivo: o la stazione scioglie anche per via transattiva una volta e per tutte le problematiche ereditate da un passato trentennale, aprendosi così anche a nuovi investitori privati e realizzando un business plan credibile e di sviluppo, oppure si quantificano gli investimenti, specie dei privati, che la stazione comporterebbe ed eventualmente si chiude e ci si mette una pietra sopra. Certo quello che non è più possibile e andare avanti con rammendi e toppe, senza prendere il problema alla radice. Anche perché Campitello non è solo uan risorsa per i tanti operatori e lavoratori che sono impegnati nelle attività turistiche. Ricordo che a Campitello sono investiti i risparmi di tante famiglie molisane, che hanno acquistato proprietà immobiliari che oggi valgono una frazione del valore originario. Un rilancio serio permetterebbe a queste famiglie di valorizzare e non vedere sfumati i propri risparmi. Noi come Confcommercio, e su questo abbiamo notato la buona volontà di tutte le parti presenti all’incontro del 10, crediamo che sia giunto il momento di definire una volta e per tutte le prospettive di Campitello, anche per superare la sensazione di scoramento, a volte addirittura di fastidio, che questa grande risorsa turistica, al momento ancora solo potenziale, evoca nei diretti interessati e nell’opinione pubblica più in generale”.