Dall’altra parte…….dell’ “OPERA”

1Dopo la presentazione del progetto di riqualificazione urbana di piazza S. Antonio, area di Pozzo dolce con annessa realizzazione di un tunnel di collegamento tra porto e lungomare nord, c’è molto dibattito in città tra i favorevoli e i contrari all’opera. Tra i vari interventi pubblici letti in questi giorni su tutti spicca quello del prof. Luigi Marino che dichiara :-“….il paese vecchio è bello visto da dietro le griglie, ma dal paese vecchio il panorama com’è?” La realtà corrisponderà al progetto presentato alla città attraverso un video/cartoon? Le opere che si realizzeranno 2si andranno ad armonizzare con quelle esistenti? Per tentare di rispondere a questa domanda, dando uno sguardo al futuro, ci viene in soccorso un altro grande progetto di riqualificazione urbana realizzato dalla medesima azienda che si è aggiudicata provvisoriamente l’appalto termolese e cioè la ditta De Francesco srl, stiamo parlando dei lavori di riqualificazione di Piazza Garibaldi, realizzazione di un parcheggio interrato e di una sala polifunzionale nel Comune di Atessa (CH), realizzati tra il 2010 e il 2013. Nel centro storico di Atessa è stato 3realizzato un parcheggio interrato su due livelli e un complesso polivalente. Al fine di edificare tale opera è stato necessario sventrare una parte di piazza Garibaldi, è stata sbancata in parte la villa comunale ed è stato abbattuto il Cinema Italia. La realizzazione dell’opera, voluta fortemente dall’ Amministrazione di centrodestra, è stata preceduta cosi come a Termoli da un forte dibattito e non solo. Infatti il senatore del PD (partito democratico) Roberto Della Seta, già presidente nazionale di Legambiente ha prodotto in Senato, durante la XVI legislatura, 4un atto di sindacato ispettivo denunciando un rapporto iniquo tra Comune di Atessa e ditta De Francesco srl. Nel documento, in relazione al rapporto tra Comune e ditta, si legge come “la disparità di valore tra i benefici conferiti e quelli ricevuti è di tutta evidenza”; ed ancora il senatore denuncia come “a seguito di questo atto, il Comune di Atessa subisce un danno economico rilevantissimo: paga per intero le opere pubbliche realizzate e che gli vengono cedute in proprietà (un piano parcheggi e una sala) mentre cede al privato la proprietà dell’ex cinema e di parte della Villa e il diritto di superficie di parte di Piazza Garibaldi, ma, fatto ancora più grave, concede al privato la possibilità di realizzare e vendere immobili per una cubatura di circa 25.000 metri cubi senza nessun vantaggio economico per il Comune e senza nessuna ragione di interesse pubblico”. Oltre all’atto parlamentare l’associazione Italia Nostra ha prodotto un esposto inoltrato alla Procura della Repubblica di Lanciano e un esposto inoltrato alla Corte d’Appello dell’Aquila. Anche il capogruppo regionale di rifondazione comunista Maurizio Acerbo ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica denunciando l’abbattimento del Cinema Italia il quale, a suo dire, risultava sottoposto a vincolo da parte della sovrintendenza. Ovviamente non conosciamo i risvolti tecnici e giudiziari della vicenda ma rispetto al progetto iniziale, i cui lavori di realizzazione dovevano essere consegnati entro l’anno 2013, ad oggi della sala polifunzionale non vi è traccia se non per le mura esterne, diversi locali commerciali sono inesorabilmente vuoti, un piano interrato dei parcheggi è stato adibito a box auto venduti successivamente dalla ditta aggiudicatrice dell’appalto a privati e il centro commerciale nato sulle ceneri del Cinema Italia ha già cambiato due gestioni. Oggi ad Atessa non si respira assolutamente l’entusiasmo “primordiale” che si vive a Termoli. Tornando alla riqualificazione nostrana, a fronte di un investimento di 14 milioni di euro fatto da un privato, quale sarà il suo ritorno economico? Il comune di Termoli cosa darà in contropartita al privato in relazione all’investimento da lui fatto? Il suolo su cui verranno realizzate le opere verrà dato in diritto di superficie al privato e per quanto tempo oppure ne verrà ceduta la proprietà? Il privato dopo aver realizzato le opere potrà venderle? Se si quali? Domande alle quali oggi è impossibile dare una risposta in quanto non si conoscono i termini dell’aggiudicazione provvisoria né tantomeno la convenzione del project financing. Non reputiamo rispettoso nei confronti dei cittadini che tali informazioni vengano divulgate solo a giochi fatti quindi invitiamo l’amministrazione comunale a mettere da parte la comunicazione, che se pur può sembrare interessante per sua definizione è sempre di parte, per far posto ad una più oggettiva e rispettosa operazione di informazione, unica strada da intraprendere al fine di formare dei cittadini informati.
Andrea Salome
Ciro Stoico

Dall’altra parte…….dell’ “OPERA”ultima modifica: 2016-05-20T07:19:34+02:00da ereticus3
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