La nuova stagione estiva e i reflui indepurati.

17799214_1346026302146176_7834293772371616809_nCon l’avvento della primavera si avvertono i primi fermenti di attività balneare e con il passare dei giorni ci si riavvicina al mare e alla spiaggia. Siamo proiettati verso la nuova stagione estiva nella speranza che i miasmi e i reflui indepurati sversati dal depuratore portuale nel 2016 restino un lontano e brutto ricordo. Questo buon auspicio sembrerebbe però a rischio a causa dell’inerzia e della lentezza dell’amministrazione Sbrocca. Per mitigare gli effetti della vetustà del depuratore portuale dovevano necessariamente essere realizzate due opere:
1. il nuovo depuratore del Sinarca;
2. il nuovo sistema di pompaggio da realizzarsi nell’area del parco comunale in sostituzione di quello esistente. Ebbene, l’attivazione del depuratore del Sinarca è ancora bloccata oltre che dai contenziosi legali con la ditta costruttrice anche da gravi problemi tecnici. Il nuovo sistema di pompaggio del parco invece, merita una piccola regressione;
intanto per comprendere la gravità della vicenda bisogna dapprima descrivere la situazione di quello esistente e poi esporre i motivi che hanno determinato il blocco dell’iter amministrativo per la realizzazione di quello nuovo, nonostante i lavori fossero già stati appaltati nell’Ottobre del 2014, sulla base di un progetto redatto dalla CREA GESTIONI.Per la descrizione di quello esistente ci affidiamo ad una nota dell’ ASREM-Dipartimento di Prevenzione inviata anche al sindaco Sbrocca dove si legge che “…un apparato di pompaggio della rete fognaria, che non è in grado durante le precipitazioni piovose di convogliare tutte le acque in esse confluenti, con conseguente periodica fuoriuscita all’esterno di reflui IN DEPURATI inondando le aree circostanti…”
Vista la gravità della situazione il Sindaco, con un’ordinanza che ha trasformato i reflui da IN depurati a depurati, ORDINA di interdire l’area e impedirne l’accesso. A nostro dire incomprensibilmente, a loro dire per migliorare il progetto, i lavori già assegnati nel 2014 vengono accantonati per fare in modo che venga avviato un nuovo iter amministrativo che già nella sua prima fase, ovvero quella degli affidamenti degli incarichi, viene attenzionato dalla Regione Molise con una nota indirizzata al Comune (prot 30290 del 28/06/2016).
Nella nota si evidenzia come il frazionamento degli incarichi tecnici affidati sembra eludere il limite dei 40.000,00 euro stabilito dalla normativa vigente per l’affidamento diretto. Dopo quasi un anno l’ufficio tecnico comunale, analizzando gli atti di affidamento a firma dell’allora Dirigente ing. Caruso, ha constatato che il compenso contrattualizzato era esorbitante rispetto ai lavori richiesti e per questo motivo le parcelle hanno subito, in un caso, un cospicuo taglio (circa 12.000 euro). Il taglio della parcella, accompagnato dall’affidamento quasi certo della Direzione dei lavori ad un funzionario interno per rimanere nei limiti dei 40.000 euro, forse sarà sufficiente a superare la criticità riscontrata dalla Regione in modo da poter riavviare l’iter amministrativo, ma ci domandiamo se le due parcelle “errate” siano due casi isolati.

Nell’attesa non possiamo che affidarci al patrono della città, il nostro caro San Basso…

Ciro Stoico & Andrea Salome

La nuova stagione estiva e i reflui indepurati.ultima modifica: 2017-04-04T17:10:20+02:00da ereticus3
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