Trivellazioni al largo delle Isole Tremiti, Nagni: “Nostro mare svenduto a lobby del petrolio

Magni.jpgCAMPOBASSO – Il governo Monti sta svendendo il nostro mare alle lobby del petrolio. Ricalcando, infatti le orme del precedente Governo Berlusconi, non più di quindici giorni fa, ha concesso alla compagnia irlandese Petrolceltic il permesso di avviare indagini per la ricerca del petrolio nei fondali marini  al largo delle Diomedee. Un permesso che aveva già ottenuto un primo parere positivo dall’allora ministro Prestigiacomo e al quale, dopo una massiccia manifestazione di protesta, seguì un parziale dietrofront.

Nagni2.jpgOggi, purtroppo siamo nuovamente alle prese con il rischio di assistere allo scempio di un gioiello della natura fonte di ricchezza e meta di turismo. È ormai chiara la deriva delle scelte di questo governo rispetto alla volontà popolare che continua ad essere calpestata in virtù della legge delle grandi economie globali e a favore, ancora una volta di una potente lobby. Crediamo fermamente che di fronte a tali scelte non si possa restare impassibili e per questo condanniamo la complicità di chi oggi regge in piedi questo governo. Siamo purtroppo di fronte ad un pensiero unico e anche i grandi partiti che dovrebbero opporsi ad una simile politica, si massificano intorno ad un unico soggetto. Questo rappresenta  un forte rischio. Ma dove stiamo andando? Come è possibile che un Paese come l’Italia, ricco di arte, bellezze naturali e a forte vocazione turistica venga disseminato di piattaforme petrolifere? Quale beneficio potremmo ottenere dallo sfruttamento massivo da fonti energetiche fossili nei nostri mari? È possibile che questa politica, tutta spostata a favore delle compagnie petrolifere, indifferente alle opportunità, alle risorse dei territori sia dettata dalla necessità di ottenere buone valutazioni  da Standard and Poor’s e l’innalzamento del rating? E così mentre nel Nord Europa si tende oramai a salvaguardare il territorio e l’ambiente inteso come collante dell’equilibrio biologico, l’Italia , al pari delle aree deboli dell’Africa e del Sud America,  rincorre l’arricchimento passando sopra anche al volere popolare. Ma siamo tanto sicuri poi del ritorno economico in tutta questa vicenda? Da anni buchiamo la Basilicata, poi la Puglia e  la Sicilia, ora il basso Molise e quel gioiello della natura delle Isole Tremiti. Eppure, ci pare che il costo della benzina continui a salire inesorabilmente. La verità è che purtroppo lo scempio che il governo ha inteso autorizzare non ha neppure una valida motivazione dal punto di vista economico. A tutto questo diciamo no e siamo pronti a scendere in campo e a dare battaglia presso le istituzioni competenti, anche attraverso i nostri rappresentanti in parlamento.

Pierpaolo Nagni

Segretario regionale IdV Molise

Trivellazioni al largo delle Isole Tremiti, Nagni: “Nostro mare svenduto a lobby del petrolioultima modifica: 2012-08-30T17:36:00+02:00da ereticus3
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