Le teste sulle picche

 ghigliottina_450.jpgI primi anni del dopo guerra, sebbene amareggiati, delusi e frustrati dalla sconfitta, non eravamo in grado di sapere cosa il nuovo regime democratico resistenziale ci avrebbe portato, né eravamo in grado di valutare concretamente la classe politica che si affacciava a gestire il potere. Naturalmente eravamo prevenuti ( ed oggi constatiamo amaramente quanto giustamente e con ragione ) anche perché, ad istinto, la differenza tra chi ci aveva guidati dal 1922 al 1945 e questi nuovi padroni che promettevano di tutto e di più, era evidente e non prometteva nulla di buono.

Da subito il vizio di promettere sapendo di non mantenere, ma solo per abbindolare gli elettori e carpirne quel consenso elettorale dal quale derivava il loro potere, apparve sfacciatamente evidente. Sono passati quasi 70 anni e le cose sono sempre peggiorate sia in termini di uomini di governo che di prassi politica. Dalle false promesse si è passati alla corruzione, al furto, alla collusione con le mafie ed il malcostume si è sempre più allargato quanto più si è reso necessario soddisfare le richieste di una maggiore platea di sostenitori e di collettori di voti, mentre l’ingordigia, il cinismo e l’amoralità diventavano la regola generale della politica di ogni colore. Per constatarlo è sufficiente considerare il livello di corruzione che esiste nelle varie regioni governate sia dal centrodestra che dal centrosinistra per convincersi che non è il colore politico che determina la corruzione, ma è il fatto stesso di avere il potere e di conseguenza l’opportunità di delinquere! Le cronache confermano quotidianamente che ciò che andiamo affermando non è una critica generica, ma una triste realtà! Quei pochi politici che non hanno rubato, corrotto e colluso sono altrettanto colpevoli perché hanno coperto coloro che lo hanno fatto e si sono così resi complici del malcostume! Tutti sanno che potremmo riempire pagine e pagine con i nomi di personaggi illustri di ogni colore politico impelagati in squallide vicende che hanno come fattore comune la disonestà, la corruzione, il menefreghismo verso gli interessi del Paese! E questo elenco non sarebbe che la cima di un iceberg, dati i pochi scoperti ed i molti non scoperti a delinquere. Unica reazione della politica è quella di accusare la magistratura e l’informazione di persecuzione e di diffamazione senza mai entrare nel merito e contestare con i fatti le accuse mosse loro. I risultati del malgoverno di questa classe politica lo vediamo. Uno stratosferico debito pubblico frutto di sciupii, di malversazioni, di corruzione e di furti, una recessione nazionale che pone l’Italia all’ultimo posto in Europa come sviluppo e che ha prodotto una disoccupazione giovanile da paura, una considerazione nell’ambito internazionale che é discesa a livello di una nazione del terzo mondo, un livello di ricerca scientifica vicina allo zero, una proliferazione inarrestabile del potere delle mafie ed un livello di evasione fiscale e previdenziale che non ha eguali in tutta l’Europa! Neppure dopo “Tangentopoli” che avrebbe dovuto smantellare la partitocrazia corrotta, nulla è cambiato come affermano le sconsolate prolusioni dei procuratori generali dello Stato ad ogni celebrazione dell’anno giudiziario ed i ladri ed i corrotti si sono tranquillamente riciclati con qualche rinforzo di nuove leve. Un muro di gomma impedisce che qualsiasi tentativo legittimo di smantellare la casta corrotta possa avere una speranza di successo ed allora non resta altra alternativa che la ribellione armata ed il mettere le teste sulle picche come nella rivoluzione Francese che fu sì sanguinaria, ma che cambiò il mondo che non fu mai più come prima ..!! Le teste sulle picche..!!

 

Alessandro Mezzano

Le teste sulle piccheultima modifica: 2011-09-22T06:39:00+02:00da ereticus3
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