Corruzione

corruzione.jpgDa più parti ( procura della repubblica, esperti, Alto commissariato anti corruzione, SECIT, ecc. ecc. ) si è constatato che , passata la bufera di tangentopoli che, se ha sbaragliato molti partiti tradizionali non ha eliminato dalla scena gli uomini politici che sono stati protagonisti o complici di quella corruzione generalizzata della politica e dell’imprenditoria, la corruzione della pubblica amministrazione italiana, non solo non è diminuita, ma è invece aumentata perfezionando sistema e prassi che sono diventate più elaborate e più raffinate per sfuggire alla palese constatazione degli illeciti.

I protagonisti di quelle corruzioni sono rimasti impuniti e si sono quasi tutti riciclati nella seconda repubblica, magari cambiando casacca politica, ma certamente non quella morale. Il principale sistema per riscuotere tangenti in cambio di favori, appalti e concessioni varie, che ieri si esplicava nel passamano di pingui bustarelle, consiste oggi nel fare figurare succulente e dispendiose “consulenze” che vengono regolarmente fatturate e che, sul piano formale, sono transazioni ineccepibili, salvo che si riferiscono a consulenze inutili, onerose e che riguardano molto spesso materie per le quali le amministrazioni hanno già proprio personale specializzato per cui si evidenzia lo scopo fraudolento di tali consulenze fatte da teste di legno e che non sono altro che un modo surrettizio di pagare delle tangenti per corrompere! La complicità del governo in questo malaffare è evidente e si esplicita soprattutto nell’assenza assoluta di iniziative per combattere il fenomeno malavitoso che non richiederebbero provvedimenti complicati, ma una semplice puntualizzazione legislativa. Basterebbe infatti stabilire per legge che la concessione di tutte le consulenze che risultino superflue ed inutili o che avrebbero potuto essere effettuate con successo da personale tecnico di quella pubblica amministrazione che le richiede, fossero di per se stesse equiparate a corruzione, truffa ed appropriazione indebita e che, di conseguenza, gli amministratori responsabili fossero giudicati e condannati per tali reati, per creare un efficace deterrente e per ristabilire un equilibrio di equità legale. Ma certamente il governo e perfino la politica in generale non sono favorevoli a mutare questo stato di cose che avvelena il clima tra Cittadini e pubblica amministrazione per il semplice motivo che la corruzione è uno dei cardini che reggono il potere politico sia perché questo è composto, per la maggior parte, da mascalzoni che si sono dati alla politica non certo per servizio, ma per lucro e sia perché la corruzione serve a comprare quei consensi elettorali che sono la fonte stessa del potere politico. Come si vede è un circolo chiuso che è difficile spezzare perché la corruzione alimenta la politica e questa politica alimenta la corruzione!

 

Alessandro Mezzano

Corruzioneultima modifica: 2011-05-13T06:36:27+02:00da ereticus3
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